Comune di Matera: semaforo verde per la tassa di soggiorno

La tassa di soggiorno contagia anche Matera. Dopo la diffusione a macchia di leopardo in tutta Italia, il balzello viene approvato anche dal Consiglio comunale della città lucana.

Il provvedimento comporta il pagamento di una tassa di 3 euro per gli alberghi a 4 stelle e superiori e di 2 euro per tutte le altre strutture. In base alla comunicazione diffusa dal comune, l'imposta diventerà esecutiva dopo l'approvazione del bilancio.

Come già accaduto in passato, quando altri Comuni hanno dato il via libera all'applicazione dell'imposta, non sono mancate neanche nellà città dei 'Sassi' le reazioni negative. Tra le prime, quelle di Silvio Grassi, presidente della sezione Turismo di Confai Matera, che mette in primo piano la questione della competitività.

"Considerato che le strutture ricettive hanno un tasso di occupazione inferiore al 30 per cento - si legge in un comunicato della Confederazione italiana della piccola e media industria privata -, la contropartita dell'aumento della pressione fiscale, vale a dire il ricavato in denaro, non sarebbe pari alle conseguenze della sua introduzione. In una parola, l'applicazione dell'imposta di soggiorno avrebbe effetti più negativi che positivi".

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