I 5 punti delle Regioni per il rilancio del comparto

Mentre il ministro Gnudi presentava al premier Mario Monti il progetto per arrivare entro l'anno al Piano strategico, le Regioni iniziano a lavorare sui temi caldi e lanciano 5 proposte per rilanciare il turismo italiano.

Ieri, infatti, si sono conclusi i lavori della commissione turismo della conferenza delle Regioni, durante la quale gli enti locali hanno ribadito la necessità che il turismo venga considerato finalmente fattore di sviluppo, soprattutto con la attuale crisi che attraversa il Paese.
Le Regioni e le Province autonome hanno approvato un pacchetto organico di proposte urgenti per il settore, per favorire lo sviluppo economico e la crescita del Paese, alcune delle quali immediatamente realizzabili a costo zero.

In particolare l'attenzione si è puntata su 5 interventi chiave: la defiscalizzazione degli investimenti relativi alle ristrutturazioni delle imprese ricettive; l'affidamento della attività di concessione dei visti turistici ad Enit per garantire il finanziamento delle attività di promozione del brand Italia; la soppressione dell'imposta di soggiorno o la sua applicazione su base nazionale, trasformandola in tassa di scopo; la creazione di un Fondo destinato alle piccole e medie imprese turistiche; il rafforzamento della competitività del sistema delle imprese a partire dall'adeguamento dell'aliquota Iva in relazione ai competitor europei.

Le proposte saranno presentate formalmente al Governo, mentre si aprirà un confronto con il Parlamento, le Autonomie locali e le associazioni di categoria.

Richiesta pressante al Governo è quella dell'immediato utilizzo delle risorse già disponibili per attivare azioni condivise di promozione del brand Italia.

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