Tassa di soggiorno: da Asshotel una proposta per modificare la legge

La tassa di soggiorno come è adesso impostata non piace al mondo del turismo.

Per questo, Confesercenti e l'Asshotel provinciali di Salerno hanno deciso di elaborare una proposta legislativa di modifica della legge con cui è stata introdotta l'imposta. “L'imposta di soggiorno – spiega Gennaro Pisacane, presidente di Asshotel provinciale a Salerno e dell'Associazione albergatori di Amalfi - sta fallendo ogni suo obiettivo. Introdotta per favorire lo sviluppo turistico delle località, è oggi utilizzata quasi esclusivamente come strumento di bilancio, ossia per la copertura delle ordinarie spese di gestione dei comuni ed, in alcuni casi, per la copertura di debiti precedentemente contratti".

La proposta di legge impegna maggiormente i comuni a finalizzare le risorse ottenute dalla tassa per lo sviluppo turistico, indirizzandole ad azioni di monitoraggio dei mercati, al miglioramento dell'accoglienza turistica, ad azioni di promozione della destinazione e alla manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché dei servizi pubblici locali.

Inoltre, la proposta di legge prevede che un comune, prima di imporre la tassa, si doti di un piano di sviluppo turistico e soprattutto che l'imposta non ricada soltanto sui turisti che scelgono di dormire in una località.

"La nostra proposta – aggiunge Pisacane - si muove in questa direzione, prevedendo che l'imposta possa essere applicata non solo ai turisti che soggiornano nelle strutture ricettive, ma anche a coloro che, risiedendo fuori regione, fanno visita alla località approdandovi con autobus turistici o con mezzi di navigazione aerea o marittima".

Il disegno di legge è stato fatto proprio dalla Presidenza nazionale di Asshotel Confesercenti, che nelle prossime settimane la porterà all'attenzione del Governo e del Parlamento.

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