Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un euro a stella. Questo l'importo che, da sabato, tutti gli ospiti alberghieri dovranno pagare per soggiornare nelle strutture ricettive di Milano.
È così entrata in vigore anche nel capoluogo lombardo la tassa di soggiorno, per la quale il Comune ha previsto una serie di esenzioni per i giovani e di limiti nel calcolo, ad esempio per i residence.
Un'imposta che il direttore centrale dell'assessorato al Commercio, Alessandro Pollio Salinbeni, definisce "né chiara, né soddisfacente".
"Con le associazioni degli albergatori - aggiunge Salinbeni - dalla prossima settimana terremo un costante monitoraggio. Noi vorremmo trasformarla in tassa di scopo, come aveva previsto anche l'Anci. L'obiettivo è quello di migliorare i servizi turistici e l’accoglienza della città".
Alberto Sangregorio, presidente dell'Associazione albergatori di Milano (Confcommercio), segnala intanto il forte calo di prenotazioni alberghiere, "una flessione che investe anche la stagione delle manifestazioni autunnali".