Gnudi: "Il Piano strategico funzionerà se condiviso"

Il futuro del turismo in Italia dipende sempre più dalla capacità di fare sistema.

È Piero Gnudi a dare la scossa. "Il nuovo Piano strategico - ha affermato il ministro del Turismo presentando il progetto alle Regioni - si trasformerà in azioni efficaci solamente se sarà riconosciuto dal sistema delle Regioni come uno strumento comune e condiviso".

Un confronto aperto, oggi, per l'incontro con gli assessori, che sono giunti a Roma con un bagaglio di richieste per rilanciare il settore dando nuove opportunità migliori condizioni economiche agli operatori.

Ora il Piano passerà all'esame delle Regioni italiane.
Mauro Di Dalmazio, assessore al Turismo della Regione Abruzzo e coordinatore nazionale degli assessori regionali al Turismo, insieme agli altri intervenuti, ha espresso un primo apprezzamento per il metodo, il modello culturale proposto e la qualità del lavoro svolto.
Dal canto loro, le Regioni si riservano in tempi brevi di restituire le loro osservazioni definitive, auspicando che in tempi altrettanto brevi il Governo possa ispirarsi a questo strumento per adottare misure concrete a sostegno del settore.

Una volta  raccolte  le osservazioni, il Piano verrà presentato al Presidente del Consiglio Mario Monti e a tutti i Ministri

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