Il commento del direttore
Remo Vangelista
Spartizione a tre tra regioni, comuni e Enit per la nuova tassa di soggiorno nazionale.
Mentre si avvicina l'addio all'imposta comunale sui turisti, decisa individualmente da ogni municipalità, per lasciare spazio a una tassa di scopo omogenea nei livelli tariffari, spuntano le prime indicazioni.
In sostanza, mentre ora gli introiti entrano nelle sole casse comunali, per il futuro, con i provvedimenti del nuovo Piano strategico del turismo, sarebbero invece suddivisi in egual misura fra tre enti.
"Il Governo sta mettendo in campo la nuova tassa di soggiorno - ha affermato Alberto Cirio (nella foto), assessore all’Istruzione, al Turismo e allo Sport della Regione Piemonte, nell'ambito della presentazione del progetto Terre d'Arte -. Un terzo andrà ai Comuni, un terzo alle Regioni e un terzo all'Enit".
Una soluzione che porrebbe fine alla selva di tariffe diverse da città a città in tutta Italia.
Secondo un'analisi dell'Ont, gli introiti della tassa che avrebbero dovuto essere reinvestiti nel turismo sono invece stati riutilizzati anche per altri obiettivi esterni al settore.