Alla conquista del mercato cinese: i primi progetti tricolori

La Cina si fa sempre più un mercato su cui investire. Sono in crescita, infatti, i visti emessi per viaggi leisure e il Paese sta diventando un elemento di reale e percepibile interesse per l’incoming italiano.

I visti per motivi turistici nel 2012 sono stati 54mila 35, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2011. Così le realtà italiane più reattive prendono nota e iniziano ad attrezzarsi per riuscire a massimizzare i benefici dei nuovi flussi in arrivo.

Capoclasse, come sempre, l’Emilia Romagna. Nel dettaglio, neppure a dirlo, Rimini. La Giunta comunale riminese ha infatti appena approvato un progetto rivolto alla Cina. Il piano si pone l’obiettivo di promuovere Rimini come emblema del made in Italy sul mercato. Ovviamente verranno realizzati strumenti pratici e ad hoc dalle informazioni turistiche in lingua alle guide che parlino mandarino e cantonese, ad esempio. “Vogliamo presentare Rimini ai cinesi come una sintesi dell’Italian style - dice il sindaco di Rimini e assessore al Turismo Andrea Gnassi - e per fare questo occorre recuperare un po’ di quello spirito pionieristico che anni fa gettò le basi con i Paesi dell’Est e con la Russia, divenuti oggi il nostro primo mercato estero”.

Ma non sono solo i territori a guardare al Paese del Dragone. Anche l’aeroporto di Malpensa si attrezza e lancia, per la prossima stagione, un progetto per l’incoming dalla Cina. Lo scalo, infatti, verrà dotato di segnaletica dedicata ai visitatori provenienti dal Paese asiatico e personale che parla cinese per assisterli. Il progetto Chinese friendly prevede anche un sito web e un’app dedicata. “Dopo una fase di studio - spiega David Crognaletti, direttore commerciale aviation di Sea - cerchiamo di indirizzare il traffico verso il nostro scalo”.

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