Bocca, Federalberghi: "Misure urgenti per salvare il turismo italiano"

Federalberghi chiede a Governo e Parlamento di accelerare i tempi per uscire dall'impasse.

"Il turismo italiano soffre, penalizzato dall’imposta di soggiorno, da un crollo dei margini operativi e da un'emorragia continua di lavoratori per tenere i bilanci in equilibrio", ha affermato il presidente della federazione Bernabò Bocca nel corso dell'assemblea nazionale a Sorrento, chiedendo anche un Ministero per il Turismo con portafoglio e la facilitazione dei visti turistici dai Paesi Brics.

Riguardo all'imposta turistica, “serve un serio e articolato ripensamento dell’applicazione della tassa di soggiorno, superando la varietà di importi e esenzioni che ogni Comune ha deliberato", ha detto Bocca.
Allo stato attuale, come rileva Federalberghi, l’imposta di soggiorno è applicata, da 467 Comuni, equivalenti a circa il 50 per cento della ricettività nazionale.

Nel 2012 le entrate derivanti dall’imposta di soggiorno, per i Comuni, ammontano a 173 milioni di euro, mentre per il 2013 si prevede che salgano a 250 milioni.

Sul fronte visti, invece, la federazione degli albergatori insiste che ambasciate a consolati italiani "siano dotati di sportelli dedicati per accelerare e facilitare il rilascio dei visti turistici soprattutto in Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Paese ad alta capacità di spesa e propensione ai viaggi".

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