Gli arrivi dall'estero limitano il calo del turismo montano

Anche per la montagna la scommessa vincente potrebbe essere quella sugli stranieri.

Dopo le notizie sull'occupazione degli hotel in Italia diffusi da Federalberghi, anche il consuntivo del turismo invernale ad alta quota conferma la migliore tenuta della clientela estera rispetto a quella italiana.

Secondo le rilevazioni Trademark Italia (che ha intervistato ricettivi del settore e turisti) per l'Osservatorio Turistico della montagna, il 56,1 per cento delle imprese ha registrato un calo nella percentuale di clienti italiani; per quanto riguarda la presenza degli stranieri, invece, il 49,1 per cento degli operatori ha indicato presenze stabili. Su quest'ultimo fronte, ha dominato la componente tedesca, seguita dal Regno Unito.

Per quanto riguarda i consuntivi per Regione, invece, segnano un incremento l'Appenino centrale e il Friuli Venezia Giulia, mentre le altre destinazioni segnano dati in flessione.

Nel complesso, la stagione segna un saldo negativo: il fatturato diretto del segmento si è infatti fermato a quota 3,9 miliari di di euro, con un -7 per cento rispetto all'inverno precedente; in calo anche il giro d'affari, che registra un -10,2 per cento attestandosi a 9,6 miliardi di euro.

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