Faraglioni di Scopello, Trapani: bagno in mare a pagamento

Bagno in mare a pagamento ai faraglioni di Scopello. La meta in provincia di Trapani, candidata a entrare nella lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco, e sede della più antica tonnara della Sicilia, oltre che esser parte della Riserva naturale dello Zingaro, è stata considerata dal Tar regionale proprietà privata. E per questo l’accesso al mare è regolato da una sbarra di metallo e soggetto al pagamento di 3,50 euro.

“Una sentenza del Tribunale amministrativo regionale ha infatti dato ragione ai proprietari della zona – si legge in un’inchiesta pubblicata da Il Fatto Quotidiano - : i faraglioni confinano direttamente col mare e secondo il Tar in quella zona non è prevista la fascia demaniale con cui si garantisce l’accesso alla riva. In pratica sono considerati proprietà privata tout court e chi vuole entrare per fare il bagno deve pagare”.

La sentenza è però destinata a generare molte polemiche e per il momento ha portato il deputato dell’M5s Massimo D’Uva ad avanzare un’interrogazione al ministro del Turismo Massimo Bray sulla questione. Anche perché nel 2001 la Cassazione aveva stabilito che non può essere impedito l’accesso all’acqua da nessuna proprietà privata.

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