Obiettivo Cina per Turismo Torino e Provincia

Potenziare i contatti con i t.o. cinesi e sensibilizzare gli operatori locali all’accoglienza del turista cinese.

Sono queste le due strade intraprese da Turismo Torino e Provincia in vista di Expo 2015. L’obiettivo? Portare il maggior numero di turisti orientali nel capoluogo subalpino.

“Per ora, dei 100mila cinesi che vengono in Italia, solo 3.000 visitano Torino” spiega Maurizio Montagnese (nella foto), presidente di Turismo Torino e Provincia. Ma in occasione dei sei mesi di Expo 2015 si stima che “saranno circa 1 milione i turisti cinesi che giungeranno in Italia” prosegue ancora Montagnese. Bisogna dunque che la città sia preparata.

Un risultato, in realtà, Turismo Torino e Provincia lo ha già portato a casa, partecipando al programma televisivo cinese ‘City 1 to 1’, realizzato dal canale CCTv-4, l’equivalente di Rai International, a Pechino, dove ha registrato circa 25milioni di spettatori e raggiunto 66 nazioni del mondo.

In quest’occasione l’ente ha presentato la prima brochure promozionale di Torino in lingua cinese dal titolo ‘Un territorio, infinite emozioni’. Inoltre, ha ideato una pagina in cinese sul portale www.turismotorino.org, in vista del sito completo.

“Prossimo step – spiega ancora il presidente Montagnese – è quello di puntare sulla formazione degli operatori locali, dagli albergatori alle guide turistiche, con la necessità però di una cabina di regia tra tutti gli addetti al settore”.

“È indispensabile infatti che tra pubblico e privato si lavori in stretta sinergia” commenta Antonella Decandia, sinologa e fondatrice di Orientalia Lab, che domani modererà il convegno ‘La Cina… in viaggio a Torino verso Expo 2015”, organizzato dalla Camera di Commercio di Torino in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

Intanto, in attesa di Expo 2015, è fondamentale cominciare a prestare sempre più attenzione all’accoglienza del turista cinese. Spiega Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing del turismo presso Cst di Assisi e consulente di Regioni turistiche italiane: “Affrontare il mercato turistico cinese richiede conoscenza del settore, ma anche prodotti innovativi e in sintonia con la domanda, marketing relazionale e progettualità in rete”.

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