Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Sicilia registra il tutto esaurito, ma solo per la notte di Capodanno.
Non è eccellente il primo bilancio delle festività tracciato da Federalberghi Sicilia, che sottolinea come l'isola abbia registrato buone performance, ma limitate nel tempo.
"Il periodo di permanenza è sceso – spiega Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia -. Adesso si prenota per un giorno, due al massimo”. A scegliere la Sicilia a Capodanno sono italiani, ma anche stranieri, soprattutto tedeschi, francesi ed inglesi. In crescita anche gli spagnoli, mentre una buona fetta è costituita dal turismo interno. “L’isola resta, nonostante la crisi, un prodotto appetibile”, assicura Torrisi, ma la popolazione turistica è a macchia di leopardo.
"Se Taormina resta la punta di diamante – dice ancora Torrisi – meta di un turismo di lusso, cresce anche San Vito Lo Capo, nel trapanese. Soffre della crisi, invece, Cefalù, nel palermitano, mentre le grandi città, come Palermo e Catania, restano mete interessanti, anche grazie alle iniziative proposte dalle amministrazioni comunali per le festività".