Tassa di soggiorno, sindacati e Federalberghi scrivono al sindaco di Roma

Continuano le polemiche sull’aumento della tassa di soggiorno a Roma.

A prendere carta e penna questa volta per scrivere una lettera al sindaco Ignazio Marino sono Federalberghi Roma congiuntamente con le principali organizzazione sindacali di categoria di Roma e Lazio (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil).

Nella missiva le organizzazioni esprimono “la loro fortissima preoccupazione circa gli effetti negativi sugli attuali livelli occupazionali del settore che con molta probabilità si determinerebbero” a seguito del provvedimento. “La preoccupazione – continua la lettera – e che con questo innalzamento del contributo di soggiorno vengano vanificati i grandi sforzi che le parti hanno compiuto per evitare l’espulsione dai processi produttivi della forza lavoro”. In sostanza, dicono le organizzazione datoriali e sindacali, molti sforzi sono stati compiuti in entrambe le direzioni per garantire occupazione anche in un periodo in cui la crisi ha colpito la redditività delle strutture.

“Un raddoppio del contributi di soggiorno- sottolinea la missiva – sarebbe un duro colpo per l’intera filiera turistica e metterebbe a serio rischio quei già precari equilibri che le parti sociali hanno tentato di preservare. Si andrebbe quasi certamente incontro ad un processo di stagionalizzazione di centinaia di aziende turistico-ricettive romane, con le conseguenze negative legate alla precarizzazione di molti posti di lavoro”.

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