WorkingHoliday le opportunità per i t.o.

Australia terra di giovani in cerca di fortuna.

Il Working Holiday Visa, che consente ai ragazzi dai 18 ai 30 anni di trascorrere un anno in Australia studiando e lavorando, cresce anche in Italia. "Dal 2004 a oggi la crescita di questo segmento è stata costante - dichiara Matteo Prato, country manager Italia di Tourism Australia. - Oggi abbiamo superato i 15mila giovani all'anno. A livello europeo l'Italia è il Paese cresciuto maggiormente". Questo anche perché nel Bel Paese le potenzialità di questo programma si sono scoperte più tardi. "Complice la crisi economica e la disoccupazione, sono molti i giovani che decidono di andare via. E oggi l'Australia ha lo stesso fascino che nel passato hanno avuto gli Stati Uniti. Li si va a cercar fortuna".

La domanda è: questo trend può rappresentare un'opportunità per i tour operator? "A fronte di un ridotto impegno lavorativo, lo vediamo come investimento su future pratiche di amici e parenti che vanno a trovare i ragazzi in Australia e anche di futuri viaggi dei ragazzi stessi che vorranno tornarci da turisti - evidenzia Patrizia Cigaina, responsabile prodotto di Naar che propone volo più uno starter pack in arrivo a Sydney, Melbourne e Brisbane. "È sicuramente un'opportunità e un modo per aiutare le agenzie a rispondere alle richieste di questo tipo di clientela in modo quanto più veloce e professionale - sottolinea Marco Peci, direttore commerciale Quality Group - si tratta di giovani che fanno un'esperienza importante e per questo cercano risposte chiare".

È nel futuro che si intravedono le possibilità maggiori. "Le domande sono in continuo aumento e, con la giusta promozione, sono certa che aumenteranno anche le richieste" aggiunge Cigaina. A tal proposito, Tourism Australia ha appena terminato una campagna di promozione con guerilla marketing e interventi nelle università italiane.

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