Clia esorta l'Europa: accelerare la riforma dei visti

"Dobbiamo agire in fretta, altrimenti l'Unione Europea rischia di perdere importanti contributi in termini di commercio, investimenti e posti di lavoro in un momento cruciale di ripresa economica". Sono queste le parole del vice chairman di Clia Europe David Dingle, durante l'European Shipping Week, per esortare la Commissione a dare ufficialmente il via alla riforma del codice dei visti.

Dopo il calo graduale dei flussi mondiali verso il Vecchio Continente, che, secondo Unwto, potranno scendere di un ulteriore 41 per cento entro il 2030, la riforma "sarebbe un importante punto di partenza", secondo Dingle, che potrebbe portare ad un aumento dei visitatori del 60 per cento e generare 25 miliardi di entrate.

"Abbiamo bisogno di una tempestiva adozione di un codice dei visti intelligente- fa eco il segretario generale, Raphael Von Heereman - per potenziare il settore turistico e consentire al settore crocieristico di contribuire ancora di più all'economia e alla società europea. La chiave è quella di favorire la cooperazione tra istituzioni Europee, Stati membri e operatori del turismo. Stiamo seguendo il processo decisionale con attenzione e speriamo che saranno raggiunti progressi sostanziali entro l'estate".

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