Italiani in vacanzaLa nuova mappa

Se l'andamento dell'outgoing è specchio della condizione economica di un Paese, il bilancio 2014 di Bankitalia è un chiaro sintomo della ripresa del nostro.

Secondo i dati dell'Osservatorio, infatti, è cresciuto il numero di italiani alle frontiere, e nel contempo è salita anche la spesa effettuata fuori confine.

Esaminando la mappa delle mete scelte per viaggi di turismo e business dai nostri connazionali, la parte del leone spetta all'Unione europea, verso i cui Paesi hanno viaggiato, per turismo o per affari, 33 milioni di italiani.

Prima in classifica la Francia, che ne ha ospitati 9,2 milioni, seguita dai 6,4 milioni di Slovenia e Austria, dai 2,6 della Germania, dai 2,3 della Spagna e dai 1,5 del Regno Unito. Oltre alla Francia, la destinazione in cui gli italiani hanno speso di più sono stati gli Usa.

Nei due Paesi i nostri connazionali hanno lasciato 2 miliardi di euro, mentre in Spagna la spesa è stata pari a 1,5 miliardi.
Se le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono aumentate del 3,3 per cento a 34.154 milioni, quelle degli italiani all'estero sono cresciute di più (del 5,6 per cento), a 21.439 milioni.

Tra gennaio e dicembre l'avanzo è stato di 12.715 milioni di euro; la bilancia turistica risulta, quindi, meno positiva dell'anno scorso, anche se ancora in attivo per 12,7 miliardi. Facendo riferimento ai soli viaggiatori pernottanti, dice Bankitalia, la durata media del viaggio per gli stranieri (6,6 giorni) è diminuita dell'1,3 per cento; per gli italiani (9,7 giorni) è invece cresciuta dello 0,5 per cento.

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