Un miliardo per l'EgittoEcco il piano di rilancio

Un fondo di private equity da un miliardo di dollari. È questo il progetto messo in campo dall'Egitto per dare ossigeno al turismo.

Papyrus, questo il nome del fondo, è stato sottoscritto da Cairo Financial Holding ed è stato creato proprio per rimettere in carreggiata il Paese dopo gli anni dell'instabilità.

A presentarlo alla platea di leader economici e politici internazionali, riunitasi nei giorni scorsi in occasione della  Egypt Economic Development Conference di Sharm el Sheikh, è stato il neoministro del Turismo egiziano, Khaled Abbas Ramy. Ambizioso l'obiettivo: raggiungere entro il 2016 gli 11,6 miliardi di dollari di entrate valutarie che il settore registrava negli anni pre-crisi.

"Entro il 2018, poi - spiega il ministro - l'intento del governo è di arrivare ai 15 miliardi di dollari di entrate derivanti dal comparto. Negli ultimi anni l'instabilità politica ha colpito il settore, ma siamo fiduciosi che, nel giro di poco tempo, raggiungeremo e supereremo le cifre del passato. Una strada che deve necessariamente avvalersi del supporto degli investimenti del settore privato".

Il piano del Governo prevede un aumento della spesa media per il soggiorno dei visitatori leisure, da ottenere tramite il pieno sfruttamento delle potenzialità del turismo culturale, che a oggi rappresenta solo il 10 per cento della spesa totale dei viaggiatori.

Di pari passo il ministero vuole cercare di sviluppare l'altro versante, quello del turismo d'affari, per rendere l'Egitto competitivo con gli altri Paesi anche su questa tipologia di viaggio. Tra i punti chiave della strategia di rilancio ci sono un forte impulso alle azioni di marketing, una migliore accessibilità per via aerea, lo sviluppo di nuovi hub turistici e il rafforzamento dei collegamenti con altre destinazioni.

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