Grecia, allarme liquidità per i turisti

La situazione di stallo del governo greco rispetto ai suoi creditori potrebbe avere ripercussioni negative sull’inbound nel Paese.

L’allarme arriva da Andreas Andreadis, presidente dell’Associazione delle imprese turistiche greche (Sete), che sottolinea come, a un buon inizio d’anno, non abbia fatto seguito un trend altrettanto positivo per i mesi seguenti. "In questi mesi stiamo perdendo slancio, alcuni mercati come quello tedesco stanno rallentando e il quadro generale appare sfocato" lamenta Andreadis, che segnala anche come i potenziali visitatori potrebbero essere scoraggiati dal rischio di essere coinvolti in una crisi di liquidità.

Il sistema bancario della Grecia è, infatti, appeso al filo di un sostegno di liquidità da parte della Banca Centrale Europea e, a questo punto, potrebbero essere imposti anche controlli sui capitali. Un simile risultato potrebbe pertanto limitare la quantità di denaro che i visitatori possono ritirare dal bancomat. "La stretta di finanziamento - aggiunge Andreadis - ha già reso impossibile, all’industria alberghiera, raggiungere l’obiettivo d’investimento annuo fissato a 3 miliardi di euro".

L’Associazione Sete aveva previsto, per fine 2015, il raggiungimento di 25 milioni di visitatori, ma ora si prospetta l’ipotesi di rivedere al ribasso le stime: "Se il rallentamento dovesse continuare - anticipa Andreadis - non riusciremo di sicuro a centrare l’obiettivo, e probabilmente non riusciremo nemmeno ad arrivare a 24 milioni".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana