Olimpiadi a Rio, inizia il countdown: investiti 11 miliardi di dollari

Si apriranno il 5 agosto 2016 con la cerimonia di inaugurazione di cui Marco Balich, già al lavoro allo stadio Maracanà, è l'executive producer, e in fase di preparazione le prossime Olimpiadi di Rio stanno movimentando investimenti pubblici e privati stimati in circa 11 miliardi dollari.

A poco meno di un anno dall’avvio dei Giochi, l’Ufficio brasiliano del turismo Embratur fa il punto della situazione, affermando che dagli investimenti ci si attende un consistente incremento del flusso turistico in entrata, con previsioni di 300-500mila presenze estere e 11 milioni di biglietti venduti.

L’ente, aggiunge Event Report, indica che gli investimenti sono stati impiegati non solo per le strutture sportive e il potenziamento di quelle turistiche, ma anche per interventi su sicurezza, sanità, mobilità urbana e altri servizi pubblici essenziali. I costi operativi dei tornei olimpici sono finanziati al 100 per cento da investitori privati, mentre le opere infrastrutturali sono coperte da finanziamenti pubblici (al 40 per cento) e privati e andranno a costituire il lascito extra sportivo più significativo delle Olimpiadi di Rio.

Per esempio, il complesso residenziale del Media Village realizzato per ospitare giornalisti, troupe e arbitri in 1.320 appartamenti, sarà trasformato in abitazioni messe a disposizione della popolazione meno abbiente.

Il governo brasiliano ha varato inoltre diverse misure a supporto dell’aspetto turistico dell’evento sportivo: campagne di comunicazione, la facilitazione o rinuncia all’obbligo dei visti d’ingresso per i viaggiatori in arrivo dai principali mercati turistici, la formazione professionale degli operatori, il potenziamento della segnaletica turistica a Rio de Janeiro e iniziative a favore della sostenibilità e dell’inclusione sociale.

I lavori per la realizzazione di strutture e infrastrutture sono però in notevole ritardo, riferisce Il Fatto Quotidiano. Governo e istituzioni coinvolte assicurano che tutto sarà finito in tempo utile, ma ogni accelerazione per recuperare il tempo perduto può causare l’aumento dei costi e lo sforamento del budget, mettendo in difficoltà il paese, già provato dalla crisi economica.

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