Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Parigi e la Francia stanno tornando alla normalità". È il messaggio lanciato da Frédéric Meyer, neodirettore di Atout France per l'Italia, in un'intervista rilasciata a TTG Italia, a margine di un workshop con gli agenti italiani.
"Nella capitale i siti culturali pubblici sono quasi tutti aperti, i trasporti sono regolari e, soprattutto, chi arriva in treno o in aereo non deve temere code o disagi. Non è in atto alcun blocco delle frontiere e i cittadini comunitari di Schengen hanno libertà di muoversi come prima. Semplicemente abbiamo rafforzato la vigilanza e sono possibili controlli a campione".
Anche in città si cerca di evitare un clima di guerra per non creare panico eccessivo. "Il dispiegamento di forze dell'ordine è ingente, ma molti agenti sono in borghese e i turisti non hanno la sensazione di una città blindata".
Quanto agli operatori turistici, ancora pochi dettagli sulla consistenza delle cancellazioni. "È vero, alcuni hanno rimandato i viaggi nei giorni successivi agli attentati, limitatamente alla capitale. Non c'è ancora un numero da comunicare, ma possiamo dire, invece, che sui viaggi per Natale e Capodanno registriamo pochissime defezioni, dall'Italia e dal resto del mondo. Quindi siamo fiduciosi" prosegue Meyer.
L'ufficio del turismo di Parigi, in effetti, ha già registrato una ripresa: nella settimana successiva agli attacchi, il tasso di occupazione degli hotel era del 24 per cento inferiore alla media del periodo, ma nei giorni 23 e 24 il calo si era ridotto al 16 per cento.
Quanto agli aiuti al settore, Atout France per ora si rifà a quanto detto alcuni giorni fa dal premier Manuel Valls dopo un incontro con gli operatori. "Intanto, il Governo ha garantito sicurezza. E poi sono allo studio misure straordinarie per sostenere il settore, in primis gli albergatori, che potranno essere di natura fiscale o sotto forma di credito agevolato tramite la Banca pubblica d'investimento".
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