Braccio di ferro tra Russia e Turchia, le conseguenze per il turismo in Egitto

La tensione tra Russia e Turchia non accenna a diminuire, anzi continua ad avere forti ripercussioni sul fronte del turismo. Il governo russo ha infatti deciso di annullare le licenze per quelle compagnie turistiche turche che operano sul suo territorio e organizzano viaggi in Egitto.

Il provvedimento rientra nella strategia che Putin ha messo in atto per limitare le attività economiche delle aziende turche e delle imprese controllate da cittadini turchi. Un problema di non poco conto per l’inbound egiziano dal momento che, come spiega il capo dell’associazione degli investitori del Sud Sinai, Atef Abdel Latif, sono proprio le aziende turistiche turche che, operando sul territorio russo, monopolizzano, di fatto, il turismo russo in Egitto.

Latif ha dunque chiesto al governo egiziano e al settore privato di attivarsi il più rapidamente possibile per assicurare alle aziende turistiche egiziane l’ingresso nel mercato russo grazie alle partnership con le aziende russe, in modo da colmare il vuoto lasciato dalle imprese turche.

Tra le alternative suggerite alle aziende turistiche quella di aprire uffici e filiali in Russia in coordinamento con i resort e gli hotel del Mar Rosso e dell’area del Sud Sinai.
Ogni anno l’Egitto riceve oltre 3,5 milioni di turisti russi, pari al 35 per cento di tutto il suo inbound internazionale: una componente fondamentale per l’industria dei viaggi del Paese, che non può essere tralasciata.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana