Alla Cina il primato dei ponti: ma i megainvestimenti non pagano

Qualcuno lo annovera già tra le sette meraviglie del mondo moderno, ma una cosa è certa: il nuovo ponte in Cina che, con i suoi 55 km, collegherà Zhuhai a Hong Kong e Macao sarà il più lungo ponte interoceanico del pianeta. La prima fase di costruzione è già stata completata e fa di quest’opera un altro tassello nel puzzle dei record della Cina, cha vanta già il ponte sospeso più alto - a 565 metri dalla valle sottostante - e il viadotto più lungo, di 165 km.

Opere da primato, così come sono da primato gli investimenti necessari per attuarli. Secondo Bloomberg, riporta lastampa.it, nell’ultima decade gli investimenti statali in trasporto, rete elettrica e conservazione delle acque hanno superato i 10.800 miliardi.

Ma un tale sforzo economico è ripagato, poi, dai risultati? Secondo un recente studio di Oxford la risposta è negativa: questa politica ha distrutto valore economico invece di generarlo e il 75 per cento delle infrastrutture sarebbero costate più del dovuto, mentre il 30 per cento delle strade costruite sarebbero già congestionate e il 41 per cento inutilizzate. E inoltre si sarebbe inciso per oltre un terzo sul debito enorme della Cina, che ha raggiunto i 28.200 miliardi. 

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana