Colau, Barcellona: "Stop a nuovi hotel, non diventeremo come Venezia"

“Non vogliamo fare la fine di Venezia”. Queste le parole con cui il sindaco no global di Barcellona, Ada Colau, giustifica il provvedimento drastico preso dal Comune per frenare il turismo di massa: vietare la costruzione di nuovi alberghi in centro città.

Un’iniziativa che nessuna grande città europea aveva mai preso prima, e che ha tra i suoi obiettivi anche quello di frenare l’esodo dei cittadini, come sta succedendo appunto alla città lagunare della Penisola che, spiega Colau, ha visto “gli abitanti costretti ad abbandonare il centro”.

Una città divisa in 4
La cosiddetta ‘decrescita alberghiera’ prevede la divisione della capitale catalana in quattro zone: centrale, semicentrale e due zone periferiche. Nella prima non solo non si potrà costruire ex novo, ma nemmeno ampliare gli hotel già esistenti; nella semicentrale, invece, si potrà edificare solo per rimpiazzare alberghi chiusi. Infine, in periferia, via libera agli imprenditori.

Il provvedimento, necessario secondo il sindaco, ha diviso i player di settore tra chi si dice favorevole e chi, invece, teme l’abbandono delle grandi catene. Secondo ilsecoloxix.it, infatti, sono già due i gruppi che hanno stracciato progetti avviati: Hyatt e Four Seasons.

Lo scorso anno ad affollare le ramblas c’erano più di 30 milioni di turisti, contro 1,6 milioni di abitanti, ma secondo Manel Casals, direttore generale dell’Associazione Hotel di Barcellona, sul totale di visitatori soltanto 8 milioni hanno prenotato in albergo.

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