Enogastronomia a Las Vegas, l'arte dalla Mixology

Non solo matrimoni flash, o super immersioni nelle suggestioni più accattivanti. Las Vegas, che si conferma tra le mete turistiche più ambite, intercetta nuove tendenze per arricchire l'offerta delle cosiddette "tentazioni": l'arte della Mixology, che consiste nell'abbinare il lavoro dello chef a quello del barman, per ottenere drink di qualità, belli da vedere, e che diventino un'ulteriore esperienza nell'esperienza.

"Tempo fa Las Vegas era conosciuta per un altro aspetto legato al mondo del bar - spiega il giornalista, appassionato del genere, Stefano Nincevich - e se prima il turista era attratto dalle acrobazie dietro il bancone, oggi si ricerca la professionalità in ogni cosa, anche e soprattutto nell'esperienza enogastronomica".

Grande la capacità ricettiva della città, che accoglie 42 milioni di visitatori ogni anno con le sue 150mila stanze, di cui 18mila di recente inaugurazione.
Lara Morano

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