Barcellona: la domanda turistica reagisce meglio del previsto

A pochi giorni dai drammatici eventi di Barcellona gli esperti concordano: la domanda turistica per la città ha sì subito un rallentamento, ma meno forte di quanto ci si aspettasse, con il turismo internazionale che non intende rinunciare a visitare la città e, anzi, mantiene la volontà di fare turismo nella destinazione nelle prossime settimane.

Un’indicazione suffragata da Room Mate Hotels, il cui presidente e fondatore Kike Sarasola sottolinea quello che definisce "impatto minimo" dell’attentato sulle prenotazioni. I direttori e proprietari alberghieri consultati dalla società Bric Consulting confermano un calo di prenotazioni, subito dopo i fatti, oscillante tra il 2 e il 3%; dato sottoscritto anche dalla stessa sindaca Ada Colau, che ha parlato di “molto poche” cancellazioni. In realtà, però, è ancora da valutare l’impatto sui turisti americani e asiatici, storicamente più sensibili a questo tipo di eventi.

Due le politiche attuate dagli imprenditori della ricettività urbana: una campagna di sconti sulle camere oscillante dall’8 al 15% e la decisione di eliminare il soggiorno minimo di tre notti richiesto in determinate date. Decisioni che, come spiega Bric Consulting, "hanno mantenuto il livello di occupazione alberghiera intorno al 90%, anche se il prezzo medio e la redditività per camera (revPar) subiranno a fine anno una riduzione rispetto alle ottimistiche previsioni di alcune settimane fa".

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