"Nessuna guerra dei prezzi per rilanciare i Caraibi"

“Una guerra di prezzi al ribasso non serve a nessuno. Non è questo il modo per aiutare i Caraibi a tornare a pieno regime sul fronte del turismo dopo i danni subiti dal passaggio dell’uragano Irma”.

È questo il messaggio lanciato dal chief executive della Caribbean Tourism Organization Hugh Riley, che nel corso del World Travel Market ha voluto incontrare stampa e trade per fare il punto della situazione sull’area, che sta progressivamente tornando alla normalità; ma gli effetti, anche su alcune strutture turistiche, si sentiranno ancora a lungo.

Riley tuttavia ha voluto rimarcare come circa il 70 per cento delle isole caraibiche non abbiano subito alcun danno dal passaggio della tempesta, sfatando in qualche modo una convinzione che si è creata nell’opinione pubblica. Quanto alla politica di scontistica per attrarre visitatori, il ceo ha sottolineato che i singoli Paesi e le singole strutture si muoveranno secondo iniziative personali, ribadendo però che "una battaglia di tariffe non potrà in alcun modo risolvere o migliorare il turismo ai Caraibi".

Il nodo sicurezza
Riley ha messo il luce anche come gli eventi delle scorse settimane abbiano lasciato il segno anche sotto un altro aspetto: la consapevolezza che per il futuro sarà necessario lavorare meglio e in maniera più articolata sul fronte della sicurezza.

“Non dovremo più cedere alla tentazione di ricostruire in fretta per fare ripartire la macchina del turismo – ha concluso – ma lavorare su un percorso che consenta di non ritrovarsi nelle stesse condizioni al passaggio del prossimo uragano".

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