Incendi in GreciaLe indicazioni della Farnesina

Finalmente la grande paura è passata. I vigili del fuoco, coadiuvati da contingenti di emergenza mandati dai Paesi Ue, sono riusciti a domare gli incendi che, tra lunedì e ieri, hanno devastato tutta la regione di Atene, l’Attica, in quella che il primo ministro Alexis Tsipras ha definito “una tragedia indicibile”. Anche la situazione del traffico aeroportuale è del tutto normale e, al momento, non si segnalano ritardi di voli sullo scalo di Atene-Eleftherios Venizelos.

In Italia la Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri specifica che resta attivo il numero delle emergenze della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia (+30 693/2204060). Il portale del ministero consiglia ancora particolare cautela nelle aree interessate e chiede ai turisti di "mantenersi informati sui media sugli sviluppi della situazione e di seguire le indicazioni delle Autorità locali (consultando anche il sito www.civilprotection.gr/en/forest-fires)".

Responsabilità da accertare
Terminata l’emergenza, incominceranno gli accertamenti per verificare le responsabilità di quelli che sembrano tutti incendi di natura dolosa, dal momento che si sono sviluppati contemporaneamente da quindici diversi focolai.

Occorrerà anche accertare eventuali carenze nella gestione dei soccorsi che, secondo alcune testimonianze, sono arrivati troppo tardi. Intanto a Mati, Rafina e Kineta - le zone più colpite dalla catastrofe - sono stati allestiti centri di accoglienza per le centinaia di persone che hanno perso la casa e ogni loro bene tra le fiamme. Nella sola zona di Rafina si stima che gli edifici distrutti siano stati almeno 1500.

Alla ricerca dei dispersi
La Guardia costiera, le cui motovedette hanno dato soccorso ad almeno 700 persone, sta continuando a pattugliare i tratti di mare intorno alla costa, alla ricerca di persone da soccorrere. Sono infatti centinaia i nomi che mancano ancora all'appello.

Da parte sua il governo ha stanziato 20 milioni di euro di fondi straordinari per rispondere alle immediate esigenze dei piccoli comuni colpiti, oltre a un conto corrente per le donazioni e il rafforzamento della vigilanza contro eventuali episodi di sciacallaggio.

La Regione dell’Attica ha creato un apposito centro di coordinamento per i soccorsi e il volontariato. I cittadini che vogliono offrire aiuto possono contattare il numero 0030-2104819.001.
Stefania Galvan

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