Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Thailandia prende quota sul mercato italiano. I dati preliminari diffusi dal Ministero del Turismo e dello sport, relativi al periodo gennaio-luglio di quest'anno, indicano in 126mila gli arrivi turistici provenienti dal nostro Paese, cifra che rappresenta un incremento di 6 punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Ampliando lo sguardo all’Europa, l’aumento di arrivi si attesta sul 6,37%, per un totale di oltre 4 milioni. A livello generale, invece, i numeri parlano di un incremento di 11 punti percentuali, per un totale di 22.657.730 turisti tra gennaio e luglio di quest’anno.
"Emergono le province secondarie"
Una crescita che il Governatore della Thailandia, Yuthasak Supasorn, definisce “molto incoraggiante in termini numerici, ma anche sul fronte delle tendenze emergenti. Ad esempio, l'aumento del 23,3% degli arrivi di passeggeri via mare (luglio 2018) e delle occupazioni alberghiere più elevate nelle province secondarie emergenti come Rayong, Suphan Buri, Chainat, Nakhon Pathom, Ang Thong e Phatthalung”.
Il maggior incremento è appannaggio dei bacini emissori asiatici, che hanno consuntivato un più 12,1%, con 1.133.057 arrivi. In questo contesto l’India è in testa alla classifica con 919.130 arrivi e una progressione di 13,2 punti percentuali sull’analogo periodo dello scorso anno.
In base a questo trend di costante crescita, la Thailandia entra nella top ten mondiale per arrivi turistici, come confermano i dati Unwto.
Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
