Stati Uniti: l’Unesco premia l’architettura di Frank Lloyd Wright

È l’architettura del XX secolo di Frank Lloyd Wright il 24esimo sito Patrimonio Mondiale Unesco degli Stati Uniti. Il bene comprende otto creazioni, le prime opere americane di architettura moderna dichiarate “di eccezionale valore universale” dall’Unesco.

Tra queste il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, la cui celeberrima spirale bianca è stata terminata nell’ottobre del 1959, appena sei mesi dopo la scomparsa dei Frank Lloyd Wright. Il Guggenheim è una delle strutture più famose al mondo e spicca tra gli edifici più importanti degli ultimi anni di carriera dell’architetto.

Il sito texano
Tra i siti entrati recentemente a far parte della World Heritage List anche le Missioni di San Antonio, tra cui la celebre Alamo, i primi siti texani a entrare, nel 2015, nella lista Unesco. L’anno prima è stata la volta della zona di Poverty Point, in Louisiana: un sito composto da cumuli funerari, creste e avvallamenti che deve il suo nome alla piantagione vicino a cui venne scoperto nel XIX secolo, nella valle a Ovest del fiume Mississippi.

Originariamente, tra il 3.700 e il 3.100 a.C fu, creato e utilizzato a scopo cerimoniale e abitativo da una comunità di cacciatori, pescatori e raccoglitori; attualmente è riconosciuto come un eccezionale esempio di progettazione del paesaggio e costruzione monumentale di ‘earthwork’ della tarda Fase Arcaica della preistoria americana.  

(Foto di David Heald)

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