L'Isola di Pasqua riapre al turismo, dal 4 agosto visite libere

L’allentamento delle misure anti-Covid si allarga a macchia d’olio anche nei più remoti territori della Terra. E così anche l’Isola di Pasqua, la meta del Pacifico famosa per i suoi giganteschi ‘moai’, ha deciso di riaprire al pubblico a partire dal 4 agosto, dopo oltre due anni di chiusura forzata a causa della pandemia che non ha risparmiato nessun angolo del pianeta.

Da agosto, dunque, si potrà tornare ad ammirare le grandi statue monolitiche di Rapa Nui (questo il nome dell'isola nella lingua locale), riconoscibili per i loro volti caratteristici e la cui tecnica di costruzione è un mistero ancora oggi.

L’isola di Rapa Nui, spiega ilpost.it, appartiene al Cile dalla cui costa dista però ben 3.600 km. La lunga chiusura al turismo è stata dettata dalla prudenza, in quanto il sistema sanitario locale è molto debole e sull’isola c’è un solo ospedale; per giungere a un ospedale cileno ci vogliono, poi, almeno 15 ore di viaggio. Ora si spera di tornare a livelli di vita accettabili grazie al turismo, che dà lavoro al 71% della popolazione locale. Prima della pandemia arrivavano ogni anno 156mila turisti, con entrate economiche pari a circa 120 milioni di euro.

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