La Cina riapre, ma in Europa sempre più Paesi chiedono il tampone

La Cina ha riaperto ieri le frontiere rimuovendo buona parte delle restrizioni sui viaggi internazionali tanto in entrata, quanto in uscita. Sono stati aperti i confini con Hong Kong, che erano chiusi da tre anni e, per la prima volta dal 2020, ai visitatori internazionali non viene più richiesta la quarantena; ulteriori procedure, dichiarano dall’ufficio cinese per gli affari di Hong Kong e Macao, saranno introdotte in modo “graduale e ordinato”.  L’approccio di Hong Kong alla riapertura resta infatti cauto, chi entra o esce deve esibire un tampone negativo.

Intanto, però, aumenta la lista di Paesi europei che richiedono il tampone obbligatorio a chi arriva dalla Cina. All’elenco si sono aggiunti, come spiega rainews.it, Germania, Belgio, Svezia, Grecia e anche Malta e il Ministero degli Esteri della Germania ha sconsigliato i viaggi non indispensabili in Cina, dal momento che nel Paese asiatico è attualmente in corso un’ondata di contagi Covid senza precedenti. “Sconsigliamo attualmente i viaggi non indispensabili in Cina. Il motivo è il picco di infezioni di Covid e il sistema sanitario sovraccarico", segnalano le autorità tedesche.

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