Il Giappone sulla via della normalità, infrastrutture operative

Thomas Jenkins, executive director dell'Etoa, lo aveva già detto un anno fa: "Non abbiamo dubbi che il Giappone alzerà la testa".

In una lettera a Akira Kanai, chairman di Jata, l'associazione giapponese degli agenti di viaggi, Jenkins esprimeva tutto lo shock, l'ansia e la preoccupazione per la doppia tragedia che aveva colpito il Paese l'11 marzo, ma anche la convinzione che "grazie alla grande capacità organizzativa di una nazione forte e resistente" il Giappone avrebbe saputo risollevarsi.

In effetti il terremoto con tsunami aveva messo letteralmente in ginocchio anche il settore turistico, comparto per il quale il Giappone era la terza economia a livello mondiale.

Ora, però, il Paese è pronto a tornare alla normalità e anche le zone colpite direttamnente dal sisma sono tornate al business. È il caso di Matsushima, dove le infrastrutture stanno tornando alla piena operatività dopo il crollo di visitatori del 60% nei primi mesi dopo il terremoto. Per la Golden Week di fine aprile, uno dei periodi di punta per l'inbound giapponese, tutti i ristoranti, gli hotel e i famosi templi saranno riaperti.

Altre location ideali per il bt, come Sapporo e Hiroshima, sono ritornate alla piena operatività anche per quanto riguarda le strutture congressuali e non è un caso che anche il Wttc abbia scelto proprio il Giappone per organizzare il suo dodicesimo Global Summit, dal 16 al 19 aprile, a Tokyo e Sendai.

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