Europa e America Latina, il punto sugli investimenti al Wef

Sicurezza socio-politica, infrastrutture moderne e standard ricettivi adeguati. Questi i tre diktat che le imprese europee impongono all'America Latina anche sul fronte dell'industria turistica.

È inequivocabile il messaggio emerso durante il World Economic Forum dell'America Latina, in corso da lunedì a Puerto Vallarta, in Messico. Un messaggio sintetizzato da Marisol Argueta de Barillas, senior director del Wef per l'area: "Le imprese europee - dice - riconoscono il forte potenziale della regione, ma la sfida è sulla collaborazione di tutti i Paesi vicini per rispondere adeguatamente alle esigenze dei mercati turistici internazionali".

Dopo l'esperienza negativa di alcuni Stati che, in passato, hanno sperimentato dolorose crisi economiche, secondo Argueta de Barillas L'America Latina è ora "in una situazione privilegiata, con uno stretto controllo fiscale, della spesa pubblica e dei livelli di debito. Tuttavia deve fare uno sforzo maggiore sul fronte delle infrastrutture oltre che, a livello macroeconomico, sul maggiore commercio intraregionale". Il forum si sta svolgendo a Puerto Vallarta, in Messico, e si è aperto propro con l'appello del presidente Felipe Calderón alle società della regione: "Il percorso futuro dei Paesi latinoamericani - ha sottolineato - passa attraverso il commercio e gli investimenti. Dobbiamo creare incentivi per il commercio e dire no alla tentazione del protezionismo".

Particolarmente urgente, soprattutto per quanto riguarda il comparto turistico, è ricreare un clima di fiducia per i player internazionali anche sul fronte della sicurezza: "La lotta contro le organizzazioni criminali - ha evidenziato il presidente del Guatemala, Otto Perez Molina - è il passo decisivo da fare per attrarre un maggior numero di investitori europei".

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