Messico, un nuovo modello di sviluppo

Poggia le basi sulla cultura il successo del Messico nelle agenzie di viaggi.

La destinazione, quasi a sorpresa, viene venduta con maggiore facilità proponendo l’asset cultura come motivazione principale del viaggio, con uno spostamento del baricentro delle scelte dal prodotto sole e mare a quello legato alla scoperta archelogica della destinazione.

Una mutazione, questa, che i dettaglianti sottolineano a più voci e che attribuiscono sostanzialmente a una questione di portafoglio e di opportunità. Le adv puntano il dito, infatti, sulla riduzione dei collegamenti charter verso i villaggi di Playa del Carmen e della Riviera Maya, che hanno reso meno competitivo il prodotto dal punto di vista del volato.

Un viaggio in Messico, insomma, necessita di un budget superiore rispetto ad altre destinazioni caraibiche, mentre i competitor sun and sea sul nostro corto e medio raggio si basano su cifre che dimezzano il costo della vacanza. Così, interrotta l’onda lunga della vacanza in villaggio a Cancun e dintorni, la destinazione mantiene numeri grazie alla proposta culturale, che è diventata quella predominante nella scelta. Un prodotto sul quale alcuni hanno deciso di specializzarsi, andando alla ricerca di percorsi alternativi ai classici siti archeologici.

Intanto il Paese registra numeri in crescita. Nei primi 4 mesi dell’anno sono stati più di 500mila i turisti che sono sbarcati in Messico e, sull’onda dei ponti di primavera, la destinazione ha registrato un +7,2 per cento anno su anno.

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