Ricerca Pangaea-Aigo, gli effetti delle crisi sul settore

Guerre e rivoluzioni, così come terremoti e tsunami, provocano una reale diminuzione dei viaggi, con effetti che possono prolungarsi, nel caso di complesse situazioni socio-politiche, per anni.

È quanto emerge dalla ricerca “La reazione alla crisi nel mercato del turismo” condotta da Aigo con Pangea Network, su un campione di 200 operatori europei. Il verificarsi di moti di carattere sociale è causa di cancellazione dei viaggi nel Paese interessato per il 94 per cento (il 90 per cento in caso di disastri naturali).

Di gran lunga minori sono gli effetti degli incidenti, che provocano una diminuzione del traffico turistico per il 53 per cento degli operatori, con un forte impatto nell'immediato ma conseguenze vicine allo zero sul lungo termine. A riprendersi più velocemente, in caso di crisi, sono le compagnie aeree seguite a distanza da destinazioni e compagnie crocieristiche e hotel.

Il 40 per cento degli operatori concorda sulla necessità di sconsigliare il viaggio quando a essere interessate dalla crisi sono le aree turistiche del Paese coinvolto. Sganciata dalla ripresa della domanda della destinazione dovrebbe essere, invece, la riattivazione dei canali di promozione che, indicano gli operatori, in caso di incidenti non dovrebbe mai essere interrotta, mentre a seguito di disordini sociali e catastrofi naturali dovrebbe riprendere con il ripristinarsi delle condizioni di sicurezza.

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