Privatizzazioni in Grecia, si abbassa il valore dei beni

Spiagge, un casinò, uffici pubblici, autostrade e anche diversi aeroporti, come quello internazionale di Atene.

Sono questi i beni che la Grecia, attraverso l'Hellenic Republic asset development fund, sta cercando di vendere per racimolare una quantità di denaro che, tra l'altro, va sempre più assottigliandosi.

Se un anno fa, infatti, l'obiettivo era di ricavare dalle privatizzazioni circa 50 miliardi di euro dal 2012 al 2015, ora le stime si sono più che dimezzate: se va bene, nelle casse statali arriveranno circa 19 miliardi di euro.

"Ogni singola opportunità di investimento è trattabile - fanno sapere dallo Hrdaf - anche se vogliamo avere incontri di persona con i potenziali acquirenti".

Gli aeroporti in vendita sono ben 38: oltre a quello di Atene, ci sono anche quello di Salonicco, Rodi, Corfù, Kos, Santorini e Mykonos. Il processo di privatizzazione è iniziato a luglio 2011 prima, quindi, dell'attivazione del secondo pacchetto di salvataggio, conclusosi con la partecipazione dei creditori privati nella ristrutturazione del debito ellenico, ultimata nel marzo di quest'anno.

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