Croazia nell'Ue, le occasioni per il turismo

Cadono le barriere tra Croazia e Unione europea.

Il Paese è entrato ufficialmente a far parte dell'Ue, come 28esima nazione aderente, raggiungendo un obiettivo che stava perseguendo da lungo tempo.
La capitale Zagabria è stata al centro di un grande evento celebrativo alla presenza dei massimi rappresentanti dell'Unione europea, da Herman Van Rompuy a Jose Manuel Barroso e Martin Schulz.

Ora la Croazia apre le porte alla libera circolazione, guardando anche a un futuro turistico più vivace, vero motore economico.
Il comparto turistico rappresenta circa un quinto del Pil, con entrate in crescita annua del 3 per cento e nuovi investimenti in programma.

Intanto i dati nazionali per il 2013 sono ottimistici: secondo i rilevamenti ministeriali, nei primi quattro mesi dell'anno è stata registrata una crescita del fatturato del 10,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. "Il fatto che gli introiti del turismo mostrano un costante incremento nonostante la crisi economica in Europa - commenta il ministro del Turismo, Darko Lorencin, secondo fonti di stampa -, sono la prova che la Croazia sia diventata una destinazione riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo".

Nell'ultimo decennio sono stati costruiti e ristrutturati numerosi hotel e strutture ricettive, mentre sull'altopiano di Dubrovnikla prendono forma campi da golf e un complesso lusso con ville e appartamenti, grazie a un progetto da un miliardo di euro.

In ogni caso, da oggi Zagabria, in base alle direttive europee, deve introdurre i visti per l'ingresso nel Paese ai cittadini extra-Ue, russi inclusi.

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