Dubai cresce a doppia cifra, indicatori positivi per il semestre

Dubai è sulla strada giusta per arrivare agli obiettivi previsti dalla Vision 2020. Sono, infatti, tutti a segno positivo i principali indicatori dell'inbound internazionale nel Paese, dagli arrivi negli hotel ai ricavi alberghieri, dall'occupazione camere alla durata media del soggiorno.

Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Turismo, Commercio e Marketing (DTCM) di Dubai il totale di visitatori nella prima metà del 2013 è stato di 5,5 milioni, pari a un aumento dell'11,1 per cento rispetto all'analogo periodo del 2012.

Il business plan da qui al 2020 prevede il raddoppio del numero di visitatori, da 10 a 20 milioni, e Helal Saeed Almarri, direttore generale del DTCM, definisce il bilancio del semestre "estremamente incoraggiante, con dati che indicano che siamo sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo previsto dai piani per il 2020".

La stratega è quella di catturare una porzione sempre più ampia di viaggiatori leisure, arrivando a proporre Dubai come destinazione ideale sia per loro, sia ovviamente per i clienti business. "Dubai - spiega il direttore - è in grado di attirare visitatori da una vasta gamma di mercati, incluse le nuove generazioni di viaggiatori in arrivo dai mercati emergenti".

Resta, però, inalterata la top ten dei principali bacini emissori, che vede al primo posto l'Arabia Saudita, seguita da Regno Unito e Stati Uniti.

L'Italia si mantiene tra i primi 20 mercati con un incremento di visitatori di 6,9 punti percentuali, per un totale di 66.627 presenze nei primi sei mesi del 2013.

Il tasso di occupazione medio delle camere d'albergo è dell'84,6 per cento, a più 2,8 punti rispetto all'81,8 per cento del primo semestre.

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