Settembre nero per Sharm, dimezzato il tasso di occupazione alberghiero

I dati di HotStats lo confermano: i disordini politici e sociali in Egitto hanno lasciato un segno profondo sul business degli albergatori di Sharm el Sheikh.

"Le continue cancellazioni da parte di gruppi e charter hanno provocato, a settembre, un crollo dei livelli di occupazione dal 73,1 al 32,6 per cento - conferma HotStats nel suo report mensile relativo a Medioriente e Nord Africa -. Il revPar è sceso del 47,3 per cento, a 14,22 dollari".

Non tutto è negativo, però. Sebbene settembre sia stato un mese pessimo per la destinazione del Mar Rosso, da inizio anno il tasso di occupazione alberghiero medio è stato pari al 58,5 per cento e anche il revPar è migliore di quello del 2012.

"Nonostante l'area sia stata relativamente isolata dagli eventi del Cairo - commenta Peter Goddard, direttore di Tri Hospitality Consulting a Dubai - il clima di tensione è stato visto come un problema a livello nazionale, con un conseguente impatto sul turismo di tutto il Paese".

Questo spiega le cancellazioni continue da parte di agenti di viaggi internazionali, gruppi turistici e charter.

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