La corsa di Abu Dhabi, Italia inclusa nel programma trade

Non accenna a rallentare il flusso di italiani ad Abu Dhabi. Anche le statistiche di inizio anno, stilate da Abu Dhabi Tourism & Culture Authority, mostrano incrementi a doppia cifra, con 9.559 arrivi di nostri connazionali nei primi due mesi del 2014, pari al 30 per cento in più rispetto all'analogo bimestre del 2013.

A livello generale gli ospiti sono stati 539.163, a più 35 per cento sull'anno precedente. I livelli di occupazione alberghiera sono saliti al 79 per cento, mentre le revenue sono aumentate di 10 punti percentuali.

Il mercato oversea più importante torna ad essere la Gran Bretagna con 32.428 ospiti (+31 per cento), mentre l’India si piazza di nuovo al secondo posto con 31.712 ospiti (+36); il terzo gradino del podio è, invece, occupato dalla Cina con 22.577 ospiti e un incremento a tripla cifra: più 182 per cento.

Sulla scia dei risultati positivi del nostro mercato, Abu Dhabi Tourism & Culture Authority (Tca Abu Dhabi) ed Etihad Airways hanno deciso di estendere il programma Access Abu Dhabi, rivolto al trade, a cinque mercati tra cui l’Italia, insieme a Francia, Cina, Brasile e Usa.

"Nel primo anno di sviluppo Access Abu Dhabi ha portato avanti 38 attività di comarketing, 10 familiarisation trip per 755 agenti di viaggi, 250 agenti indipendenti e completato diverse partnership in diversi Paesi - ha spiegato Jasem Al Darmaki, Deputy Director General, Tca Abu Dhabi -. Abbiamo ottenuto ottimi risultati soprattutto da Germania e Gran Bretagna, con una forte crescita della durata media dei soggiorni, influenzando le performance dell’anno scorso che si è chiuso con 2,8 milioni di ospiti. In quest’ottica abbiamo già iniziato a collaborare con i top tour operator di Italia e Francia".

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