Farage e l'idea di turismo, il 'partner' di Grillo boccia la Direttiva Ue

"Non voglio Direttive sui pacchetti turistici, le detesto".

È Nigel Farage che parla. Il leader politico della Ukip, l'antieuropeista omologo britannico di Grillo, non lesina parole forti: "Sono un retaggio comunista e socialista, o altre cose del genere", dice in un'intervista a ttgdigital.com riferendosi alla revisione delle normative che l'Ue ha in corso d'opera.
"Faccio notare che la Direttiva in questione non è altro che quella a cui tutto il settore dei viaggi sta lavorando da molti anni e che vorrebbe vedere approvata per ottenere maggiore chiarezza sui viaggi - aggiunge Farage parlando a TTG Uk -. Non abbiamo bisogno di Bruxelles per questo, e potremmo costruire una cooperazione intergovernativa in contrasto con la supremazia dell'Ue".

L'idea di turismo di Farage si riflette nei progetti che vorrebbe mettere a punto per la crescita del turismo in Gran Bretagna.
"Il settore turistico del Regno Unito ha una dimensione enorme e costituisce un'alta percentuale dell'economia - sottolinea nell'intervista -, ma non se ne parla abbastanza e sul serio come si dovrebbe invece fare".

Ed è anche per questo che il numero uno di Ukip vorrebbe, nel caso di una salita al governo, eleggere un ministro del Turismo dedicato esclusivamente al settore. "L'industria - dice Farage a ttgdigital - è abbastanza grande da giustificare una decisione simile".

Sullo spinoso tema dell'Air Passenger Duty, invece, su cui da tempo infuria la polemica anche tra gli agenti di viaggi britannici, l'opinione del leader politico è che "si tratta di una tassa inutile e dannosa, e definirla green tax è una sciocchezza".

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