Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dubai non si accontenta dei progetti faraonici già attuati, ma in vista dell'Expo 2020, assegnato agli Emirati, si proietta direttamente nel futuro ideando un'intera città ad aria condizionata, protetta da una cupola e dedicata ai soli pedoni.
La città, costruita da un'impresa di proprietà dello sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum, si estenderà su una superficie di 4 milioni e mezzo di metri quadrati, 750mila dei quali dedicati a un centro commerciale che, inutile dirlo, sarà il più grande del mondo: 'Mall of the World'.
Inevitabili, spiega il servizio di la Repubblica, le copie dei modelli di successo, dalla londinese Oxford Street alla replica di Broadway, fino ad arrivare a ipotizzare la creazione di una copia del Taj Mahal sontuosa come l'originale, ma quattro volte più grande.
Difficilmente tutto questo potrà essere pronto per il 2020, ma l'importante per Dubai è dare un segnale forte della ripartenza dei grandi progetti dopo il tracollo finanziario, nel 2009, delle proprietà immobiliari dell'Emirato.
L'obiettivo finale è di attrarre, nel solo Mall of the World, 180 milioni di visitatori l'anno. Una cifre realistica, se si pensa che il vecchio Dubai Mall, con il giardino acquatico che espone 33mila specie marine, nel 2012 ha attratto da solo 65 milioni di visitatori.
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