Nuovi voucher troppo complicati, l'allarme dell'Inps

Troppi vincoli e troppo complicate le procedure per la fruizione dei buoni lavoro. I nuovi voucher non partono come sperato, ma anzi, come riporta oggi Repubblica, per il 2017 l’Inps stima un crollo delle prestazioni occasionali dell’80 per cento rispetto al 2016.

A scoraggiare le imprese due fattori: i vincoli e i limiti imposti dalla legge e le procedure per la registrazione online dei rapporti lavorativi a prestazione occasionale.

La legge, oltre a impedire l’impiego dei nuovi strumenti alle aziende con meno di 5 dipendenti, stabilisce tetti relativi alle ore di lavoro (280 in un anno) e alla retribuzione (2.500 euro); e impone l'obbligo di comunicazione telematica dei contratti. Prima dell’avvio del rapporto lavorativo il datore è obbligato a registrarsi sull’apposita piattaforma Inps e a comunicare tutte le informazioni relative alla prestazione lavorativa. Un percorso che, riporta il quotidiano, richiede spesso per le aziende il supporto di un consulente e che sta portando numerose imprese a preferire direttamente formule di contratto a tempo determinato.

Per questi motivi secondo le prime stime Istat, a pieno regime, le prestazioni di lavoro occasionale supereranno di poco le 300mila unità. Un calo notevole comparato ai dati 2016, quando erano in vigore i vecchi buoni lavoro e quando si registrò un picco dei lavoratori occasionali (1,6 milioni) e dei voucher acquistati (134 milioni).

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