Lavoro nel turismo:non è un Paese per giovani agenti di viaggi

Da una parte un turismo dei servizi e del web capace di attrarre i giovani, dall’altra uno più tradizionale, quello delle agenzie di viaggi, orientato alla ‘seniority’. È questo il quadro che traccia il primo Trust Index elaborato da IEG-Italian Exhibition Group, con la collaborazione di Grs Research & Strategy e di Blueeggs, del panorama occupazionale dell’industria del turismo.

L’Industry Vision Travel & Hospitality, ora accessibile e consultabile online all’interno della piattaforma Planitsphere, conferma come in Italia il settore dei viaggi contribuisca ad assorbire una consistente parte della domanda giovanile di lavoro orientata al mondo dei servizi.

Ma, come si legge in un ampio servizio sul nuovo numero di TTG Magazine, in distribuzione da oggi e disponibile online nella digital edition, vede anche ‘invecchiare’ il segmento del turismo organizzato legato alla distribuzione, composto principalmente da over 35.

La distribuzione delle risorse
La ricerca segnala un’elevata percentuale di personale under 35 negli alberghi (29,5 per cento) e nel campo della tecnologia e del web applicato al turismo - Ota incluse - (15,9). Un buon 13,6 per cento è impiegato poi nell’ambito del tour operating. Solo il 6,8 per cento lavora nelle agenzie di viaggi. “In quest’ultimo caso – spiega l’analisi – la situazione potrebbe essere determinata dalla convinzione, da parte dei più giovani, che si tratti di una professione superata, non più indicata per chi abbia davanti ancora molti anni di lavoro”.

Continua a leggere nel servizio a pagina 6 del nuovo numero di TTG Magazine, sfogliabile online nella digital edition.

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