Il TripAdvisor delle lingue straniere: l'idea di Babbel per gli alberghi

Il 55% dei turisti stranieri in Italia apprezza le piccole strutture ricettive ma solo il 19% trova personale che parla fluentemente inglese. E la percentuale scende all'8% quando si tratta del tedesco. È la fotografia dell'ospitalità italiana scattata da Babbel, app specializzata in corsi di lingua che sta cercando di entrare nel settore turistico.

Con oltre 51.600 esercizi tra agriturismi, ostelli e bed&breakfast (secondo i dati Istat), l'Italia viene scelta come meta di vacanza soprattutto dalle famiglie (43%), per un periodo che, nel 68% dei casi, varia da due a quattro giorni. Ma quello delle lingue straniere rimane uno scoglio importante.

"Vogliamo supportare il tessuto imprenditoriale italiano - spiega Biagio di Leo, country manager di Babbel per il Sud Europa -, fornendo corsi ad hoc che il personale può fare in autonomia, quando ha voglia e a costi contenuti".

Le strutture i cui dipendenti completano il corso 'We speak Babbel', strutturato ad hoc per il ricettivo, riceveranno un bollino da attaccare nella struttura o utilizzare nelle proprie comunicazioni. "Vogliamo diventare una sorta di Trip Advisor delle lingue".

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