Il commento del direttore
Remo Vangelista
In questo inizio 2016, dopo anni in cui questo blog è stato appuntamento fisso del venerdi, mi sono preso un trimestre e qualcosa in più di pausa.
Una necessità più che una scelta, vista la mia passione per scrittura e lettura e visto che tutto sommato questa rubrica mi mantiene sempre "agganciato" agli avvenimenti e ai cambiamenti del nostro settore.
D'altra parte, oltre ai miei già fitti impegni, in questo primo trimestre ho lavorato per creare un nuovo concept di agenzia di viaggi e di approccio alla clientela, poiché ho ritenuto che fosse il momento di cambiare...di svoltare!
Ma perché un'azienda che funziona bene deve comunque rinnovarsi?
In primo luogo sono assolutamente convinto che gli investimenti vadano fatti proprio quando le cose vanno bene sia per darsi una scossa (che non guasta mai), sia per mostrare a clienti e non solo il proprio stato di salute.
In secondo luogo è già da qualche anno che penso che, nell'epoca di internet, l'agenzia di viaggi old style vada rivista, per generare nell'avventore la curiosità di vivere un'esperienza sensoriale differente.
In poche parole bisogna farlo per se stessi, per gli altri e per garantirsi di rimanere sul mercato forti e solidi per più tempo possibile.
E bisogna farlo perché, la storia ce lo insegna, le agenzie di viaggi che non hanno saputo evolversi o che più semplicemente si sono accontentate di tirare a campare, in molti casi hanno dovuto chiudere o chiuderanno.
Non è il caso di attendere di fare la stessa fine.
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