Rispoli, l’ultimo difensore

Quel sorriso triste dentro il fortino. Gabriele Rispoli da qualche giorno non è più il direttore commerciale di Valtur, ma per tutti rimane quel signore in giacca e cravatta che un pomeriggio si è trovato nella rotonda di TTG Incontri a sbarrare il fuoco di domande di tutto il mercato.

Poche ore prima era infatti emersa in maniera dirompente la crisi finanziaria della società con debiti per 300 milioni di euro. Momento difficile per Rispoli e la sua squadra di venditori schierati a difesa del territorio, di quel poco che restava dei tempi d’oro.

Ora a distanza di qualche stagione si è chiusa la sua avventura con la maglietta di Valtur, uno degli ultimi operatori capaci di fare presa anche sul consumatore finale. Un brand unico.

Rispoli ha rispettato sino in fondo le richieste dei commissari straordinari che, prendendo le redini dell’azienda, chiesero al direttore commerciale di traghettare l’azienda “viva” al passaggio di proprietà. Lui, romano, tifoso appassionato della Roma, anzi della “Magica”, lo scorso 31 ottobre ha salutato tutti con il solito garbo e preso il telefono in mano ha chiamato quella lunga fila di agenzie di viaggi che non hanno mai smesso di concedere vendite e fiducia al direttore Valtur.

Per qualche tempo sembrava sicura la sua riconferma anche sotto la nuova proprietà di Orovacanze, ma alla conta finale Franjo Ljuljdjuraj ha deciso di prendere altre strade.

Sicuramente Rispoli non resterà a lungo in naftalina, perché tante aziende di tutta la filiera sono alla ricerca di un uomo di esperienza e di provata fedeltà.

Per tutti lui rimane quello di quel pomeriggio a Rimini. A guardia del fortino.

twitter @removangelista

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