Neos gioca la carta degli investimenti, un hangar a Verona

Un’atmosfera di altri tempi. Quando le presentazioni delle  compagnie aeree erano anche un evento in grado di attirare l’attenzione dell’intero settore.

Neos ha così provato a tirare indietro le lancette dell’orologio per annunciare la firma dell’accordo per l’affitto di un hangar dello scalo di Verona e il lancio di nuovi collegamenti a lungo raggio per i prossimi mesi. Tutto condito con l’annuncio del potenziamento del parco flotta. La compagnia aerea a fine 2014 potrà contare su 3 B767 per il lungo raggio e 6 macchine B737-800 per il corto e medio raggio. In attesa che tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 arrivino in flotta i nuovi B787.

“È un momento importante per il nostro percorso di crescita che ci vedrà assumere un ruolo sempre più importante su Verona – ha detto Carlo Stradiotti, amministratore delegato Neos –. Siamo pronti ad aprire nuove rotte a lungo raggio su Cancun e Zanzibar. La macchina B767 che abbiamo deciso di basare su questo scalo potrà generare ricavi per 50 milioni di euro e questo fa capire l’entità anche dell’investimento”.

Per Paolo Arena, presidente di Catullo Spa: “Neos  produce numeri importanti sul nostro aeroporto visto che nella stagione estiva ha trasportato 160mila passeggeri. Siamo due aziende credibili che hanno deciso di rafforzare la collaborazione e dal prossimo inverno apriremo nuove rotte”.  

Carmine Bassetti, d.g. di Catullo Spa ha ricordato che “stiamo parlando dell’unico vettore italiano in crescita. Neos ha scelto Verona per aumentare il suo traffico e noi siamo pronti a fornire tutto il nostro apporto per sostenere la compagnia. Abbiamo perso traffico nazionale per le cancellazioni di Alitalia e Meridiana ma nonostante questo stiamo viaggiando con una crescita del traffico superiore al 3 per cento”.

Twitter @removangelista

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