Fisco, Msc replica:"Contestazioni del tutto infondate"

Tour operator
- 28/10/2014 11:15

Fisco, Msc replica:"Contestazioni del tutto infondate"

"Contestazioni del tutto infondate e in palese dispregio delle norme internazionali relative al settore marittimo". Msc Crociere replica con queste parole, e attraverso una nota, alla bufera che ieri ha visto i propri vertici coinvolti in un sequestro preventivo di beni per un valore di 33,3 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza di Napoli.

Il provvedimento è stato avviato a seguito di un'indagine della procura partenopea, che ha ipotizzato un duplice reato: per l'a.d. di Msc Crociere Spa Pierfrancesco Vago omessa dichiarazione dei redditi, e per Francesco Zuccarino, presidente del cda Msc, dichiarazione infedele.

Riguardo alla vicenda, Msc ribadisce con fermezza la correttezza del proprio operato e "conferma di aver avviato in totale trasparenza e collaborazione le opportune interlocuzioni con le autorità competenti, al fine di chiarire la propria posizione e ottenere il rispetto delle vigenti norme internazionali applicabili".

Nello specifico, l'ambiguità sembrerebbe essere nata dal fatto che Msc ha sede a Ginevra, in Svizzera, ma operatività di fatto in Italia, a Napoli. Secondo quanto ricostruisce corriere.it, infatti, il sequestro è stato eseguito dopo l'accertamento dell'esistenza, presso la sede di Napoli, "di una stabile organizzazione occulta della citata Msc Crociere che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro, corrispondenti a imposte dirette evase per 10,7 milioni di euro".

Da parte della compagnia crocieristica, però, sottolineano i dettagli della convenzione fiscale esistente tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni: tale accordo prevede infatti che "contrariamente a quanto stabilito per qualunque attività d'impresa, i redditi che una società svizzera consegue specificamente dal trasporto marittimo internazionale - si legge nella nota - siano tassati esclusivamente nella Confederazione elvetica indipendentemente dall'esistenza o meno di una stabile organizzazione in Italia".