Burgio, AlpitourLa strana estate dei t.o.

Non ci sono trattative di vendita in corso. Anzi, "in azienda ci abbiamo riso quando è uscita la notizia". Così Gabriele Burgio (nella foto), a.d. e presidente di Alpitour World, mette la parola fine ai rumors di una possibile cessione dell'azienda al gruppo Fosun o ad altri acquirenti.

A ridosso di un'estate all'insegna dell'instabilità, il manager parla di una modalità di vendita "che quest'anno è stata molto strana: autunno e inverno sono andati più che bene, poi c'è stato un rallentamento a Pasqua, ora luglio sta andando benino".

Insomma, sottolinea il manager, la parola chiave di questo periodo è instabilità generale: "Parlando con le banche si vede che aumentano i depositi, la gente è incerta", commenta.

Eppure, nonostante più fronti caldi aperti a due passi da casa, la Tunisia ormai ferma nelle vendite, la Grecia con qualche punto di domanda aperto, l'Egitto che "va così così, i prezzi e la distanza esercitano ancora un po' di appeal", il presidente non perde di vista l'obiettivo finale. Che, a dispetto di tutto, è la crescita: per fine anno "pensiamo di chiudere con un aumento compreso tra il 7 e il 12 per cento, senza considerare Press Tours".

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